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09 > Roberto CINGOLANI 2018 "Che mondo vogliamo"
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A cosa serve la scienza? Qual è il ruolo dello scienziato? Roberto Cingolani, nel 2018 direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, spiega la stretta e necessaria connessione tra scienza e politica per incamminarsi consapevolmente sulla strada del progresso. È indispensabile partire da un’analisi del “dove siamo” per far progredire la conoscenza e soprattutto per trasmettere in maniera chiara e inequivocabile a chi decide qual è il giusto compromesso tra costi e benefici. Ma è altrettanto importante capire qual è il mondo che vogliamo perché la scienza riesca, per così dire, a mettere delle “toppe” a quell’insieme di successi e debiti che il progresso porta con sé.
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46 епізодів
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×Roma, ghetto ebraico, terzo giorno della festa di Sukkot. Alle 4 del mattino irrompono le SS: 400 uomini, 10 ufficiali e 30 sottoufficiali alle 5:30 iniziano il rastrellamento. Dilaga una violenza estrema anche verso donne e bambini. La retata del 16 ottobre 1943 nel ghetto di Roma costituisce il momento simbolico in cui l’alleanza tra il fascismo italiano e il nazismo tedesco si cementa attorno alla politica razziale volta alla "soluzione finale", proposta dal nazismo, ma voluta da entrambi nel calcolato silenzio del Vaticano. Un episodio di brutale ferocia perpetrato solo 80 anni fa nel cuore del nostro Paese per mano anche di noi Italiani. In un tempo troppo accondiscendente al revisionismo storico e alle autoassoluzioni, questo è un episodio che non possiamo dimenticare.…
La lingua è, come tutte le manifestazioni di identità culturale, profondamente intrecciata con la storia di una cultura, di una società, di una nazione. Tullio De Mauro ripercorre in questa conferenza del 2015 la storia dell’unificazione italiana partendo appunto dalla lingua. Con l’unificazione politica del 1861, infatti, popolazioni immerse per lo più in un mondo misero e arcaico rispetto al resto d’Europa, all’80 per cento ignare di scrittura e lettura e al 98 per cento capaci di parlare e capire bene solo le parlate locali, i dialetti, si incamminarono verso l’acquisizione di modi di vita meno miseri e la conquista di livelli maggiori di scolarità, conoscenza, uso della lingua nazionale. Nell’età della Repubblica il cammino si è fatto più rapido. Ma il passato sopravvive in ostacoli culturali e linguistici, sottovalutati o ignorati, che limitano gravemente le possibilità di sviluppo del paese.…
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1 44 > Stefano BARTEZZAGHI 2016 "La rete prima del web. Imbecillità e cultura nel labirinto di Eco" 52:13
Oggi se dici “rete”, dici World Wide Web, ma, andando a ritroso nel tempo, la “rete” è stata trappola, gol, griglia, enigma e, soprattutto, modello metaforico e forma simbolica necessaria alla cultura e allo studio della comunicazione. Stefano Bartezzaghi ripercorre il pensiero dell’Eco studioso di semiotica a partire dal compendio della teoria della comunicazione, fino ad arrivare alla sua idea di Web. Un excursus colto e giocoso in cui perdersi come in un labirinto tra senso e significato, segno e messaggio, imbattendosi anche in "episodi" di stupidità.…
Un podcast che raccoglie risposte “rigorose e spettinate”, capaci di soddisfare il desiderio di conoscenza scientifica che si è manifestato in particolare con la diffusione della pandemia in questi ultimi anni. Antonella Viola, immunologa e docente universitaria, spiega, su sollecitazione delle “irridenti” domande di Federico Taddia, che la divulgazione scientifica è indispensabile a tutte le età per fornire le competenze indispensabili per compiere consapevolmente quelle scelte che ci rendono cittadini attivi. Perchè la scienza non è così lontana dalla vita quotidiana. E lo abbiamo imparato tutti.…
È evidente a tutti che la televisione è stata protagonista indiscussa di un fenomeno di grande trasformazione sociale, ma, come per altre tecnologie entrate a far parte della nostra quotidianità, abbiamo smesso di interrogarci su quale sia stata la sua funzione. Aldo Grasso in dialogo con Pierluigi Pardo ci sollecita a riconsiderare la nostra storia in funzione della TV e delle sue piccole e grandi rivoluzioni. Essa fondamentalmente ha invertito il “flusso” della conoscenza, portando il mondo nelle nostre case, e ha compiuto il “miracolo” di renderci ubiqui, rompendo i vincoli di spazio e tempo. Insomma ha dato avvio ad una vera e propria rivoluzione, ma lo ha fatto con garbo e gentilezza tanto da passare quasi inosservata.…
Il racconto dell’evoluzione del pianeta e dell’umanità da un punto di vista insolito, inaspettato: quello di un virus. Mario Tozzi dà voce ad uno di questi microscopici esseri, capaci di mettere in scacco l’umanità intera e di farsi beffa della nostra sedicente superiorità: virus e batteri sono alla fonte della vita; sono stati per 3 miliardi di anni gli unici abitanti della Terra; hanno un peso biologico quattro volte superiore a quello dei Sapiens e, grazie alla loro “intelligenza”, sono stati capaci di indirizzare e cambiare la storia dell’umanità. Essi non perseguono l’obiettivo dello sterminio di massa dei loro "ospiti", ma cercano un equilibrio epidemiologico che si fonda su una pacifica convivenza. Un equilibrio che ci sta scomodo, appunto.…
La parola “civiltà”, nel senso che le diamo comunemente, è di invenzione piuttosto recente. E recentissimo è l’uso al plurale, “le civiltà”, per indicare le diverse esperienze umane che si sono succedute sulla Terra: la civiltà sumera, la civiltà minoica… In compenso, da sempre le società stanziali hanno coltivato l’immagine del selvaggio, come altro da sé, da deridere, da temere e da esorcizzare. In questo modo hanno alimentato l’equivoco per cui le società “primitive” sarebbero semplici anche dal punto di vista culturale, come semplice è la loro vita materiale. Ma non è così: ogni collettività umana, anche le più primitive, ha sempre elaborato una lingua, una mentalità e un’organizzazione sociale straordinariamente complesse: il “selvaggio”, come lo immaginavano i colonizzatori dell’Ottocento, non è mai esistito.…
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1 39 > Piero ANGELA 2018 "Visione: come nascono le immagini nel nostro teatrino mentale" 1:00:50
1:00:50
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1:00:50Può risultare sorprendente la dichiarazione che l’universo è completamente buio e il sole è una “palla nera”, tuttavia dal punto di vista fisico, è proprio così. La luce e le immagini si formano nei nostri occhi tramite cellule sensibili alle onde elettromagnetiche e nel nostro cervello grazie alla capacità di rielaborare “coriandoli” di luci e colori. Piero Angela, partendo dall’analisi di fenomeni di fisica e di biochimica, ci accompagna alla conclusione che la visione del mondo che siamo in grado di costruirci è frutto in gran parte dei condizionamenti culturali.…
Ormai oggetto di estinzione che rischia di soccombere al dilagare della cultura dell’immagine e del touch, il libro appassiona anche la psicanalisi. Massimo Recalcati ci accompagna in un appassionante itinerario a scoprire cos’è un libro (un corpo, un mare, un coltello); cosa significa leggere (ogni libro è un incontro); perché ci sono stati libri che non abbiamo dimenticato (quelli e non altri). Perché la grandezza della lettura sta nel recupero del senso della fatica, del tempo, della pazienza.…
Oscar Farinetti, imprenditore visionario e creativo, ripercorrendo i racconti che, da Noè a Plinio il Vecchio, da Hemingway ad Alice -“acciuga filosofa”-, provano a immaginare un futuro sostenibile, ci mostra alcune delle strade possibili che portano a un nuovo modello sociale ed economico, basato su un rapporto più consapevole con la natura e tra gli uomini. Perché questi ultimi diventino davvero i primi veri protagonisti del cambiamento.…
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L’Italia può fregiarsi di aver dato i natali al più grande poeta dell’umanità: Dante Alighieri. Sì, perché Dante ci appartiene profondamente: ci ha dato una lingua – l’italiano –, ci ha insegnato a “pensare” l’Italia – è lui che ha coniato l’espressione “Bel Paese” – , ha posto le basi della grandezza italiana che travalica i secoli – per lui l’Italia aveva la missione di conciliare culturalmente la classicità e la cristianità nell’umanesimo. Dante è naturalmente anche l'autore di un grande capolavoro, la Commedia, di cui forse il Purgatorio è considerata la cantica meno accattivante. Aldo Cazzullo, in occasione del settecentenario della morte del vate, ci accompagna a riscoprirne la bellezza e la mutevolezza, come fosse una giornata di primavera che alterna la grazia divina del sole alla cupezza infernale dei nuvoloni di un temporale.…
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1 35 > Gad LERNER 2015 "Comunicare in tempo di guerra" 1:06:38
1:06:38
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1:06:38Come funziona la comunicazione di tempo di guerra? Quali sono le norme e le dinamiche che la animano? Come la stampa e i governi condizionano la nostra percezione del pericolo? Gad Lerner, nel suo speach del Festival 2015, ripercorre episodi di cronaca di guerra di un passato neanche troppo lontano, e ci spiega che evitare di presentare la realtà per quella che è non è mai un servizio.…
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Il cambiamento climatico globale è un tema di grande attualità e Mario Tozzi e Lorenzo Baglioni, incrociando i loro diversi linguaggi, e scambiandosi i ruoli, vogliono contribuire a riportare il dibattito sull’unico piano possibile: quello della scienza. Solo qui in Italia, infatti, si continua a dare credito a quelle pochissime voci scientifiche (in genere non esperte nel campo) che negano il surriscaldamento dell’atmosfera, nonostante il 99,4% delle pubblicazioni scientifiche serie sostenga che le temperature dell’atmosfera e degli oceani si stiano . E solo qui in Italia si sbeffeggiano Greta Thunberg e i ragazzi che protestano contro il cambiamento climatico, come avrebbero dovuto fare gli adulti anni fa. Perché si può insegnare qualcosa senza perdere il gusto di divertirsi.…
Partendo con ironia dalla definizione di Aristotele che marchiava l’uomo come animale sociale e animale politico, Massini rilegge l’esperienza della quarantena del 2020 come un'occasione per riflettere sui difetti e sui pregi dell’antisocialità: un viaggio fra i miti dell’isolamento (da quello del naufrago a quello dell’eremita medievale, dal genio che sprezza gli altri al “cerco me stesso”); una cavalcata fra icone e stereotipi su cui pensare e sorridere.…
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1 32 > Federico FUBINI, Carlo BONOMI, Beppe SALA 2021 "La porta sbagliata. Controstoria dell'economia italiana dal fascismo ad oggi" 59:58
Dove sono finite le élite? E come è messa l'attuale classe dirigente e imprenditoriale? È davvero all'altezza delle nuove sfide? Federico Fubini, a partire dal suo podcast "La porta sbagliata", con il sindaco di Milano Beppe Sala e il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, moderati da Mara Gergolet, si confronta sul tema, sfatando i luoghi comuni e cercando di scovare cause e responsabilità dell'arretratezza italiana, per ripartire con uno spirito nuovo. Dall'incontro live del 2 dicembre 2021.…
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