GAZA: FIRMATO NELLA NOTTE L’ACCORDO DI TREGUA. IL COMMENTO DI LUISA MORGANTINI
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Le delegazioni di Israele e Hamas hanno firmato a Doha, Qatar, l’accordo su cessate il fuoco e scambio di prigionieri a Gaza. Presenti anche i mediatori statunitensi e qatarini. Tel Aviv, però, lavora già per rendere operativa l’intesa non da domenica – come previsto dal testo – ma da lunedì. Il via libera del governo israeliano potrebbe infatti slittare a sabato. I ministri della destra ultrasionista, come i coloni Smotrich e Ben Gvir, tirano il freno e minacciano di uscire dall’esecutivo.
Nel primo pomeriggio, l’ufficio di Netanyahu fa sapere che “dopo aver esaminato tutti gli aspetti politici, di sicurezza e umanitari, e comprendendo che l’accordo proposto sostiene il raggiungimento degli obiettivi della guerra, la Commissione dei Ministri per gli Affari di Sicurezza Nazionale (Gabinetto politico) ha raccomandato al governo di approvare il piano proposto. Il governo si riunirà più tardi oggi”.
Intanto l’esercito israeliano prosegue il genocidio. Dall’annuncio dell’accordo ha intensificato i bombardamenti sulla Striscia: sono già 100 le vittime palestinesi da mercoledì sera a oggi, portando il bilancio ufficiale complessivo del genocidio dal 7 ottobre 2023 ormai alle soglie delle 47mila vittime, senza considerare i 110mila feriti e un numero imprecisato – comunque migliaia e migliaia – di dispersi, sotto le macerie in cui è ridotta la Striscia di Gaza.
Il commento su Radio Onda d’Urto di Luisa Morgantini, presidente di Assopace Palestina che si trova in Cisgiordania dal 17 dicembre Ascolta o scarica
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